The Americans – La quinta stagione è la più triste di sempre

The Americans, nel corso delle sue stagioni, ci ha sempre donato emozioni di ogni genere, dal ridere al tenerci con il cuore in gola. Ma in questa quinta stagione il sentimento dominante è stata la tristezza, nostra perché il prossimo anno avremo l’ultima stagione di questo capolavoro della televisione, dei nostri protagonisti perché ormai sono arrivati allo stremo delle loro forze.

Gabriel (Frank Langella) è il primo a lasciare tutto, nella totale incredulità di Elizabeth e Philip. Dichiara che è arrivata la sua ora, che è stanco di questo lavoro, con troppi pericoli, troppa gente innocente uccisa e vite rovinate per sempre. La situazione è degenerata a tal punto che non esiste più una parvenza di normalità nelle loro vite. E proprio con Gabriel comincia questa presa di coscienza generale dei nostri protagonisti. Ed è un pensiero che ormai Philip condivide da un pezzo e che alla fine investe pure Elizabeth.

La stagione inizia con i coniugi Jennings che usano Paige per spiare da un lato il pastore Tim, dall’altro il fidanzato Matthew, figlio di Stan Beeman, per avere informazioni dirette riguardo i servizi segreti americani. Le scene tra Paige e Philip sono le più strazianti della stagione. Cominciando da Paige che si rende conto che probabilmente rimarrà sola per sempre ora che è coinvolta in pieno nelle attività dei suoi genitori, fino a Philip che cerca di consolarla dopo la rottura con Matthew dicendole “pian piano ti abituerai a tutto questo”, come se fosse una cosa totalmente normale. Ma è una cosa che non crede più neanche lui, specialmente in questa stagione che lo coinvolge estremamente a livello emotivo. Con la sua partecipazione alle riunioni dell’EST e i ricordi della sua infanzia, Philip si rende conto assolutamente del fatto che Paige non merita questa vita. Non merita di rischiare la vita, non è pronta e non lo sarà mai, nonostante durante la stagione sembra dimostrare totalmente il contrario. Elizabeth all’inizio ne è compiaciuta ma si renderà conto della situazione anche lei entro la fine della stagione.

Questa aria di introspezione malinconica ha dato un’impronta molto pesante a questa stagione, tanto da sollevare un paio di questioni riguardo un calo di qualità. Ma se ci pensiamo bene, è anche il punto di forza della serie, solo che prima di arrivare a questo punto della storia non era stato necessario premere su questa situazione. Il fatto che la stagione è stata prettamente concentrata sulla famiglia Jeggins ha fatto perdere forza al personaggio di Stan che abbiamo visto più rimesso e cambiato allo stesso momento. Anche lui, come le spie russe, è arrivato a un punto da non sopportare più le ingiustizie, pur se contro i loro acerrimi nemici russi. Anche Henry, con la sua presenza, è sempre stato una sorta di riempitivo, visto che è Paige la prima ad essere stata coinvolta negli affari dei suoi. Soltanto ora le è stata data una parvenza di importanza riguardo il suo personaggio, tutto legato alle sue incredibili doti intellettuali che né noi né i suoi genitori ci aspettavamo e probabilmente sarà un punto cruciale per l’ultima stagione, per via del grande legame con Stan o il fatto che vuole andare in una scuola prestigiosa mentre i suoi genitori stanno seriamente meditando di mollare tutto e ritornare nella loro patria.

Come nella scorsa stagione, anche in questa un altro tema ricorrente è quello della corruzione in tutte le sue forme. Da un lato vediamo Oleg in Russia, accusato di tradimento, che si ritrova a proteggersi con tutte le sue forze, mentre in America vediamo Philip e Elizabeth scoprire prima la produzione di un virus che potrebbe essere usato come arma chimica contro di loro, poi la situazione va a coinvolgere pure il cibo, grande penalità della Russia che a quel tempo dipendeva unicamente dall’importazione degli alimenti.

Ma il concetto di tradimento più grande lo vediamo nella puntata dove Elizabeth e Phil devono uccidere una traditrice russa durante la seconda guerra mondiale, quando ormai si è costruita una vita tutta sua in America dopo gli errori che ha dovuto subire. È la puntata più straziante della stagione, dove Philip esita come non aveva mai fatto nel tirare il grilletto, e infatti ci pensa Elizabeth al posto suo, uccidendo all’istante la traditrice russa e il marito completamente innocente e ignaro del passato della moglie. Lei è sempre stata la più pragmatica del duo, ma gli eventi successivi fanno crollare pure lei, tanto da dichiarare lei stessa di voler lasciare tutto e tornare in patria.

La ricerca di normalità la spinge pure ad avvertire Tuan, dopo il suo gesto estremo di far quasi ammazzare il suo amico per completare la missione. Ma come Elizabeth dice “One day, it will come crashing down”, se non trova un partner che lo aiuti in questo lavoro. Perché è un compito insostenibile per una sola persona, come dimostra Philip quando scopre che il loro pensionamento anticipato è da rimandare, anche se è più Elizabeth quella che preme per restare ancora nel giro, coerente con il suo spirito patriottico che è sempre stato più spiccato di quello di Philip.

Sono una coppia, legati non più solo da una missione, ma dall’amore vero di due persone che ne hanno passate di cotte e di crude assieme. E se nella prossima stagione crollerà veramente tutto, crolleranno assieme, come la coppia che sono e che sempre saranno.

Ci sono così tante varianti per la prossima stagione che chiuderà definitivamente la serie con sole 10 puntate. Potrà succedere di tutto, da Stan che potrebbe scoprire finalmente la verità sui due suoi migliori vicini di casa, da Henry che potrebbe essere coinvolto ancora più direttamente, essendo quello più vicino a Stan. Potremmo continuare all’infinito con l’elenco di cose che potrebbero succedere nella prossima stagione e non so se aspettarmi un finale dove andrà tutto bene o una totale disfatta che distruggerà tutti i fan della serie. Siamo al culmine della Guerra Fredda ormai, quando il conflitto ideologico e politico tra URSS e USA era al massimo della tensione. Sappiamo poi come è finita comunque, si dovrà vedere se anche i nostri protagonisti ne usciranno illesi.

Wilfred

Quando nel 2007 ho scoperto che per vedere le ultime due stagioni di OZ dovevo usare i sub in inglese, è stato l'inizio della fine.

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